Canapa Industriale

LA LUGO NEXT LAB SRL PROMUOVE IL RILANCIO DELLA COLTIVAZIONE E LAVORAZIONE DELLA CANAPA INDUSTRIALE IN EMILIA ROMAGNA E OLTRE.

L’acceleratore di impresa Lugo Next Lab S.r.l predilige le iniziative imprenditoriali che possono dar vita a manifatture produttive che creino posti di lavoro ma soprattutto diano un contributo sostanziale allo sviluppo sostenibile.

Il rilancio della filiera della canapa industriale è un obiettivo che la società ha allo studio da alcuni anni. La canapa era una delle produzioni caratteristiche dell’Italia fino agli anni ’50 ed aveva in Emilia orientale e Romagna uno dei suoi caposaldi.

E’ stato perciò costituito all’interno della società un apposito team per governare il progetto  da tutti i punti di vista.

La grave crisi energetica unita ad una grave siccità ha riacceso l’interesse per gli agricoltori per una pianta che si usa in tutte le sue parti come il maiale, non richiede irrigazione né concime, si gestisce con macchine agricole evolute e disponibili nella pianura padana. (link articolo)

La Lugo Next Lab S.r.l. è in rete con le più promettenti iniziative del territorio al fine di dar vita a tutta la filiera della canapa industriale, dalla coltivazione alla lavorazione, alla distribuzione delle decine di prodotti derivati da questa preziosa pianta che l’umanità coltiva da migliaia di anni.

 

Chi fosse interessato ad investire in questa filiera agroindustriale molto promettente o all’acquisto di prodotti derivati dalla canapa sativa può scrivere a biocanapa@lugonextlab.eu   

LA LAVORAZIONE

La lavorazione della fibra di canapa consiste, essenzialmente, in due fasi: la prima, chiamata “stigliatura”, che separa la fibra (la parte esterna dello stelo di canapa) dal canapulo (la parte legnosa interna). La seconda, la cosiddetta “pettinatura”, è un processo attraverso il quale si effettua un ulteriore lavorazione della fibra, togliendo eventuali residui di canapulo, per renderla più omogenea e prepararla al successivo processo di filatura.

Un ettaro di canapa coltivata si traduce in circa 10 tons. di paglia ( media ponderale) che viene sottoposta alla fase di stigliatura. L’90% del risultato si trasforma in sottoprodotti: canapulo 57%, stoppe di stigliatura 26%, polveri 0%. Il 10% è stigliato lungo tiglio e viene sottoposto al processo di pettinatura. Il 40% si trasforma in sottoprodotti: stoppe di pettinatura 35%, polveri 5%. Il 60%, invece, è pettinato lungo tiglio, destinato alla filatura.

I PRODOTTI

Sono molteplici i settori potenzialmente interessati ai prodotti derivati dalla canapa: i settori merceologici di maggior sviluppo, per il momento, sono sicuramente quello tessile e dell’abbigliamento, quello alimentare/cosmetico/farmaceutico, il settore carta, settore bioplastiche. Ma la canapa ha raggiunto un ottimo sviluppo anche nel settore della bioedilizia.
Con i filati di canapa, o in mischia, si possono realizzare prodotti di maglieria di vario genere. La natura, la composizione e la struttura delle fibre di canapa conferiscono ai manufatti proprietà eccezionali, indipendentemente dall’utilizzo finale che va dall’abbigliamento, alla biancheria per la casa all’arredamento, fino ai moderni usi tecnici.